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Motore sbiellato della moto: sintomi, cosa fare e come prevenire il problema

24 Agosto 2023

La biella è un componente fondamentale del motore di una moto: collegando l’albero motore al pistone, trasforma il movimento verticale di quest’ultimo in quello rotatorio dell’albero. Lo sbiellamento di un motore indica gravi danni alla biella, dalla formazione di crepe alla rottura, e come conseguenza ad altre componenti del motore. Nasce principalmente dalla deformazione, dal distacco dalla sua sede o dalla rottura della biella. Sbiellare una moto o avere un albero motore sbiellato comporta gravi rischi perché si possono danneggiare in modo serio alcuni componenti e persino determinare la rottura del pistone.

A volte il problema si manifesta gradualmente, consentendo di agire in tempo per evitare danni gravi, mentre in altre la rottura è immediata. Solitamente un motore sbiellato o prossimi allo sbiellamento si riconosce da un rumore anomalo: si inizia a sentire un suono di ferraglia dovuto deformazione della biella o delle bronzine. Vediamo quali sono i comportamenti a rischio da evitare, cosa fare in caso di motore sbiellato e quali possono essere i costi di una riparazione.

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Motore sbiellato della moto: cosa significa

 

Fortunatamente la rottura della biella, seppur grave, è un guasto piuttosto raro, si verifica solitamente quando il motore è sottoposto a frequenti “fuori giri”: ovvero quando il motore ruota a un regime superiore al massimo consentito, quando vi sono persistenti problemi di lubrificazione o da una combinazione delle due cose. Questa, infatti, non solo riduce l’attrito tra i diversi componenti, ma svolge anche un’azione di protezione rispetto alle temperature troppo elevate. In mancanza di un’adeguata lubrificazione, il motore è a rischio sbiellamento soprattutto nel temuto “fuorigiri in scalata”: questo avviene quando si scalano troppe marce insieme e per effetto dell'inerzia dettata dagli organi meccanici in movimento i giri motore si innalzano ben oltre il regime di rotazione massimo consentito con gravi rischi per il motore.

Questo avviene anche quando non vengono rispettati gli intervalli di manutenzione della moto o non viene controllato il gioco verticale della biella (muovendola verso l’alto non deve fare alcun tipo di rumore o picchiettio: in questo caso può cedere direttamente la testa di biella). Gli intervalli di manutenzione di una moto vengono ripetuti in base al tempo di funzionamento del motore o al chilometraggio, a seconda di quale evento si verifica per primo. A causa del costo dei tagliandi, le Case motociclistiche stanno cercando di allungare il più possibile i tempi di manutenzione. Fino a qualche anno fa erano poche quelle che prevedevano intervalli oltre i 5.000 km (giapponesi comprese). Oggi invece non è un’eccezione portare la moto in officina ogni 8-10.000 km, e questo vale anche per gli scooter. Discorso leggermente diverso per le moto off-road, che hanno ovviamente bisogno di intervalli di manutenzione un più frequenti. Sapere ogni quanti chilometri è previsto il “pit stop” dal meccanico significa anche avere un’idea più precisa dei costi di gestione.

Sfortunatamente quando si sbiella un motore è frequente che i pezzi della biella danneggino pesantemente il cilindro, il pistone e l’albero, rendendo impossibile l’utilizzo della moto e generando danni economicamente importanti.

 

Rumore del motore sbiellato: i sintomi nella moto

 

Come riconoscere quando un motore sta per sbiellare? Purtroppo non è possibile prevederlo prima che si sia verificato il danno ma è comunque importante saper riconoscere i primi sintomi. Quello più importante è un rumore di ferraglia proveniente dal motore o in alternativa udire dei colpi regolari (come il battere di un martello sul ferro): indicano che c’è del gioco al piede o alla testa della biella (ricordiamo che la testa è l’elemento collegato all’albero, mentre il piede è collegato al pistone). Generalmente le prime a cedere sono le bronzine della testa o la base di biella: questo crea attrito che aumenta la temperatura del motore e quindi aumenta lo sforzo che deve compiere la biella, portandola facilmente alla rottura.

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Sbiellare con la moto: i comportamenti a rischio

 

Come visto il motore solitamente sbiella quando va fuori giri, o quando il motore viene fatto funzionare a regimi elevati per troppo tempo, ad esempio quando si mantiene un elevato numero di giri in una lunga discesa, lasciando innestata una marcia troppo bassa.

Per evitare di sbiellare con la moto, è di estrema importanza garantire la lubrificazione del motore utilizzando oli di qualità adatti alla propria moto e sostituire con regolarità i filtri dell’olio. Athena ha a catalogo una vasta gamma di filtri olio, prodotti dai fornitori primo impianto delle più importanti case motociclistiche, che garantiscono buone capacità filtranti in ogni condizione di utilizzo. È buona norma sostituire il filtro dell’olio a ogni cambio dell’olio, ovvero ogni 10.000 km circa nel caso di una moto stradale (anche più spesso se si usa la moto in città) o ogni 10 ore di utilizzo circa nel caso di un modello da off-road. Cambiare il filtro dell’olio motore è un’operazione piuttosto semplice che può essere effettuata in autonomia nel box di casa propria senza necessariamente doversi affidare al meccanico.

Lo sbiellamento del motore può essere anche una conseguenza del pistone grippato: clicca qui per saperne i più.

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Albero motore sbiellato: cosa fare

 

Il nostro consiglio, quando si sospetta di avere il motore sbiellato, è di fermarsi il prima possibile e spegnere il motore. È possibile che la biella non sia rotta ma solo incrinata o deformata ed è importante evitare che vengano danneggiati gli altri elementi del motore. Se si ha una certa manualità è possibile sostituire la biella da soli, altrimenti bisogna rivolgersi al proprio meccanico di fiducia.

Athena mette a disposizione bielle per il mondo off road: leggere e resistenti che assicurano un elevato livello qualitativo. Realizzate con materiali analoghi a quelli dei componenti originali, le bielle commercializzate da Athena sono studiate per diminuire le masse rotanti e alterne.

Come detto, il danno può essere anche importante, va comunque considerato che è necessario smontare la testata del motore. Mediamente la manodopera ha un costo che può variare tra i 500 e i 1.000 euro, ai quali vanno aggiunti i costi dei pezzi di ricambio.